L’autodichia degli organi costituzionali e la legge di Hume – A. Sandulli
L’autodichia degli organi costituzionali ha conosciuto, negli ultimi anni, una consistente crescita di rilievo, sia sotto il profilo politico-istituzionale sia sotto quello della densità scientifica delle questioni giuridiche. Un rilievo che non è più soltanto interno all’organo costituzionale, ma è ormai anche esterno, grazie soprattutto ad alcuni contenziosi di significativo impatto mediatico (in primis, quelli sui vitalizi). Alla maggiore densità giuridica hanno contribuito in modo significativo le elaborazioni del giudice e dell’accademia.
La riflessione sull’autodichia parlamentare, a partire dal volume di Virgina Campigli, continua con la recensione di Luca Castelli.