Per un premierato ragionato ed equilibrato – P. Becchi, G. Palma
Si può ovviamente continuare a discutere su presidenzialismo e semipresidenzialismo ma sarebbe, allo stato delle cose, infruttuoso. Crediamo che per l’Italia meglio si addica la soluzione del premierato, soprattutto per due motivi: 1) il premierato non comporta una revisione radicale della forma di governo, infatti è una variante – seppur significativa – della forma di governo parlamentare; 2) con le leggi elettorali che si sono avute negli ultimi trent’anni (Mattarellum, Porcellum e Rosatellum), a seguito di ben sei elezioni politiche su otto (1994, 1996, 2001, 2006, 2008 e 2022) il nome della persona che il Capo dello Stato avrebbe incaricato di formare il nuovo governo era chiaro già dopo poche ore dalla chiusura delle urne, situazione che ha introdotto un premierato di fatto senza regolamentazione costituzionale. Il Paese è dunque pronto per il premierato, nei fatti già esistente da tre decenni, ma non lo è – principalmente per radicata tradizione parlamentare – per presidenzialismo e semipresidenzialismo.
Abstract: A proposal for a Prime-Ministerial form of Government to be introduced into the Italian Constitution. The authors develop it further in the forthcoming book Il premierato. Una riforma necessaria.