L’attivismo giudiziario in Brasile: il ruolo del Supremo Tribunal Federal. Intervista a Gilmar Mendes – F. Saccoliti
La Costituzione Federale del 1988 è il risultato di un movimento di ri-democratizzazione del Paese; tra i suoi pilastri vi è il rafforzamento dei diritti fondamentali, della Magistratura e Supremo Tribunale Federale. In origine, il controllo di costituzionalità delle leggi era chiamato “controllo di profilo americano”: in sostanza, era un controllo incidentale. Nel corso degli anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso venne introdotta una sorta di azione diretta di incostituzionalità che, avendo principalmente ad oggetto questioni federative, prevedeva un controllo astratto delle norme. Successivamente, con l’avvento del regime militare del ‘64, si fece un utilizzo molto distorto di tale azione, in quanto il Procuratore Generale della Repubblica, l’unico allora legittimato ad adire il Supremo in via diretta, iniziò ad agire un po’ come “il braccio dell’esecutivo”. Durante il processo costituente vi fu una grande opposizione all’idea di limitare l’accesso ai tribunali e al Supremo, un’opposizione che portò ad una riforma del sistema giudiziario (ad esempio, si introdussero in prima istanza le cosiddette azioni civili pubbliche per la difesa degli interessi diffusi e collettivi). Con la Costituzione del 1988, il Supremo Tribunale Federale, pur mantenendo i precedenti poteri, acquisì un profilo quasi di ‘corte costituzionale’. Per quanto riguarda nello specifico il cosiddetto controllo astratto, si può dire che fu introdotto come una risposta all’autoritarismo del modello precedente. Fu Kelsen a pensare il controllo astratto come uno strumento di difesa della minoranza, anche di quella parlamentare. Ma Kelsen stesso riconobbe che vi deve necessariamente essere un limite a tale controllo, in modo che non questo non si trasformi in un’azione popolare. La Costituzione Federale del 1988 ha quindi esteso la legittimazione a proporre azione diretta al Supremo (controllo in astratto) – azione diretta che fino ad allora ricordiamo esser stata di esclusiva competenza del Procuratore Generale – ai governatori statali, ai Presidenti dell’assemblea legislativa, e perfino ai partiti politici con rappresentanza nel Congresso nazionale. Quindi, si può facilmente affermare che in Brasile l’attivismo giudiziario è strettamente collegato alla quasi totale libertà di adire il Supremo: le questioni politiche più diverse finiscono per essere analizzate direttamente dal Tribunale attraverso il controllo astratto di costituzionalità.
Abstract: an interview with Gilmar Mendes, justice of the Supreme Federal Court of Brazil and a constitutional law scholar. In the interview, the issue of judicial activism in Brazil is addressed.