Innovatività e impatto di oltre cinquanta anni di attività scientifica, a cavallo tra università e istituzioni. Recensione ad A. Manzella, Passaggi costituzionali, Il Mulino, Bologna, 2023, pp. 1-432 – N. Lupo
Non è mai facile parlare di un libro del proprio maestro. A maggior ragione quando si tratta di un volume che raccoglie, in esito ad un’accurata selezione compiuta dall’autore (assieme ad Andrea Razza), una serie di scritti pubblicati nell’arco degli ultimi cinquantacinque anni, con l’intento – senz’altro riuscito – di far cogliere la varietà e la rilevanza della riflessione scientifica e dell’azione politico-istituzionale di una figura per definizione poliedrica come quella di Andrea Manzella. Si tratta peraltro solo di una minima parte di riflessioni che si sono sviluppate anche in una miriade di altri contributi scientifici (e sulla stampa quotidiana), oltre che all’interno di libri di notevole successo, come le tre edizioni de Il Parlamento (1977, 1991, 2003, tutte per Il mulino, ognuna a sintesi di una stagione del parlamentarismo italiano); o pubblicati assai di recente, come ad esempio nel denso e originale pamphlet Elogio dell’Assemblea, tuttavia (Mucchi, 2020), uscito non a caso in sostanziale coincidenza con il referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari.