L’organizzazione del M5S nel nuovo statuto: equilibrio tra poteri o equilibrio di potere? – D. Coduti
Il Movimento 5 Stelle (M5S) ha presentato il suo nuovo statuto[1], frutto di una faticosa mediazione tra l’ex Presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte e il leader storico e Garante del movimento, Beppe Grillo. Il nuovo statuto dovrebbe sostituire quello predisposto nel 2017 in vista delle elezioni politiche e già modificato nel febbraio 2021, quando si è provveduto a sopprimere la figura del Capo politico – divenuto il capro espiatorio di talune scelte del M5S durante la XVIII Legislatura – per sostituirlo con un organo collegiale, il Comitato direttivo. Quest’ultimo organo, tuttavia, non è mai stato istituto a causa di varie vicissitudini e, in particolare, per i contrasti del movimento con Davide Casaleggio e l’associazione Rousseau, nonché per la discussione sul ruolo da riconoscere a Giuseppe Conte nel movimento.