Call for papers: “Sofferenze e insofferenze della giustizia costituzionale” (scad. 10.06.2019)
A cento anni dalle prime leggi sulla giurisdizione costituzionale austriaca, la giustizia costituzionale italiana è dotata di istituzioni, pratiche e insegnamenti a prima vista consolidate. La communis opinio doctorum ne ha accreditato un’immagine di successo. Mentre la Costituzione per alcune parti sembra invecchiata bene e per altre è stata oggetto di censure e proposte di revisione, la Corte costituzionale italiana ha incontrato solo sporadiche resistenze politiche, non è stata oggetto di riforme come il Conseil Constitutionnel francese, né ha subito critiche anche aspre come il Bundesverfassungsgericht tedesco o la Supreme Court statunitense.
Eppure il consenso di base che regge la Costituzione come principale fonte di legittimazione dei giudici e delle sentenze costituzionali sembra essersi ridotto. Le idee e le regole della giustizia costituzionale rischiano di non tenere il passo con la sua realtà. Lo spirito dei tempi oppone oggi il realismo dell’età dei poteri all’idealismo dell’età dei diritti, accusa il costituzionalismo di mascherare il governo dei giudici (juristocracy), asseconda nuove forme di giudizio popolare. Lo stato odierno della giustizia costituzionale è segnato da alcune condizioni
critiche, che causano sofferenze e insofferenze e rendono l’istituzione più flessibile rispetto alle previsioni normative ma meno afferrabile rispetto ai modelli teorici iniziali. Il Convegno si pone l’obiettivo di provare a ricomporre le dinamiche e le trasformazioni in atto in un quadro di analisi critica, per diagnosticare sofferenze reali e prospettare rimedi efficaci.
Coloro i quali intendano partecipare alla selezione sono tenuti a inviare, entro e non oltre il 10.06.2019, un abstract del proprio contributo di lunghezza massima non superiore a 500 parole, unitamente a un breve cv, al seguente indirizzo: convegnogiustiziacostituzionaletorino2019@unito.it.